Il Maresciallo Butterfly

Il Maresciallo Butterfly si potrebbe definire una versione “ribaltata” di “Madama Butterfly”. Pinkerton diventa il vedovo maresciallo dei carabinieri Filippo Fanti che innamorato della giovane armena Arevik Arusiak la sposa per essere però da questa stessa abbandonato. La donna cercava unicamente un matrimonio che le permettesse di prendere la cittadinanza italiana e di farla avere, dopo il divorzio, anche al suo uomo, un professore armeno. La morte del professore, a seguito di un bombardamento a zero, fa però cambiare i piani ad Arevik. Il testo analizza, anche attraverso i due figli di Fanti, avuti dalla prima moglie, il rapporto tra occidentali ed immigrati, senza abbandonarsi a pietismi e a facili scorciatoie.

Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia. Stagione 1995/96 e 1996/97.
Regia di Antonio Calenda.
Con Virginio Gazzolo, Sergio Pierattini, Silvano Torrieri, Lucka Pockaj, Andreja Blagojevic.
Scene e costumi Pier Paolo Bisleri.
Musiche di Germano Mazzocchetti.
Luci Claudio Schmidt.

Théâtre du Rond-Point, Parigi. Novembre 1998.
In lingua francese. Lettura a cura del Centro Culturale Italiano e del Centre Texte.
Regia Pierre Santini.

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